lunedì 27 agosto 2012

Langue la cattiveria

E' un percorso, dove la cattiveria arranca?
No.
E' il Mio percorso, dove io mi evolvo e riesco a dare giusto sfogo al mio essere, uno dei tanti, soprresso e fatto azzittire per troppo tempo.
Provo piacere nel dolore fisico, uso e faccio usare il mio corpo per veicolare il benessere fisico.
Ma è anche molto di più. E' altro.
E' dare per pochi attimi, ore o giornate, il completo mio dominio all'altra persona.
Il mio corpo un suo strumento, le sue mani che mi sfiorano, mi pizzicano, mi straziano. Mi saziano.
Il dolore più grande che può darmi? E' dire di No alla mia offerta.
Perché questo è quello che voglio: offrirmi in tutto e per tutto, nel fisico.
Mentre la mia testa incamera i ricordi che il mio corpo vive.
Mentre sento che il limite della sopportazione fisica sta per essere infranto, io chiedo "di più".
Perché dopo, rinasco.

Sarà un percorso ...
Mi presento...
Sono Alice, ma facciamola più facile.. sono LaAli.

3 commenti:

  1. anch'io mi diletto in una cosa simile. Ma il sesso non c'entra nulla.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, il sesso non è lo scopo primario.. per Noi.

      Elimina
  2. Mi chiedo quanto a lungo dovrò scontare il NO ...

    RispondiElimina