venerdì 31 agosto 2012

uno.. due .. tre.. e ora Marco

mrG, che ha usato la mia vagina come fosse un guanto, infilando la mano fino al polso: sommo mio piacere, dopo il giusto dolore, quando ho visto il baratro nei suoi occhi. Ho capito allora cos'è produrre la perdizione in un uomo: mi ha fatto dimenticare subito la mia carne tesa e tirata. Quando ha avvicinato il suo viso alla mia perla e me l'ha baciata e leccata, fino portarmi all'orgasmo. Quando poi ha sfilato la mano delicatamente, mi ha massaggiata e s'è abbandonato con la testa tra le mie gambe nuovamente...
mrM, che ha usato il mio ano come sua principale fonte di piacere, tendendo schiacciata la mia nuca con una mano e stringendo le dita attorno al mio collo. Ho capito che con poco un uomo rischia di innamorarsi, mentre io non seguo l'amore: inseguo il piacere... Ho capito quanto adoro essere sodomizzata, ché mi sembra che tutto il mondo si trascini per un piccolo buco, in un movimento andante e incalzante...
mrS, che ho usato solo io, trascinandolo nella pazzia fisica con la mia sola bocca, nel sedile posteriore dell'auto, io accovacciata e schiacciata tra il pavimento della macchina e il sedile del passeggero anteriore. Una nota di dolcezza: le sue mani che mi accarezzavano teneramente i capelli: Non capisco perché ancora oggi è questo il ricordo più bello e non il suo gusto intimo e salato.
Ora ci sei Tu, ti porgo le mie mani aperte a palmo in su: le voglio intrecciare alle tue e stringere forte, mentre sto a pancia in giù e Tu assaggi il mio mondo.


Baby won't you ride
Ride it until it explodes
Heavy Metal

mercoledì 29 agosto 2012

... mentre Marco ....


Un pensiero, un brivido.
Un brivido, la mascella che si serra.
Azioni quasi inconsapevoli, istintive.
Non è la rabbia o l'ira, dalle quali rifuggo per timore di commettere nuovamente gli errori del passato.
Non è cattiveria gratuita, di quella che fa storcere la bocca anche chi non vive una vita propriamente retta.
No. Nulla di tutto questo.
E' solo la mia reazione ciò che è stato e a ciò che la mia mente il mio corpo ora brama.
Tutto è più che vivo nella mia testa, le linee del corpo, la morbidezza e il calore della pelle, voce, odori e sapori, il mondo stesso si racchiude in lei e quel mondo, almeno per il tempo che ci siam concessi, è stato nelle mie mani.
Le guardo anche ora queste mani, aperte, il palmo rivolto verso l'alto e.... vuote.
Alzo il volume della musica...
Chiudo gli occhi...
Un brivido...
I pugni si chiudono e si stringono fino a sentire quasi dolore...
Non ho uno specchio difronte a me e sono ad occhi chiusi, ma mi conosco so cosa vuol dire questo sorriso sbieco che si è ora disegnato sulle mie labbra...
Desiderio... brama ... "fame"...




Qui ci sono io in eterno contrasto con me stesso, amante del caos e di chi sa donarmelo sotto qualsiasi forma.

E si incamminarono a testa bassa verso l'unica strada che sembrava percorribile... mentre Marco ...




lunedì 27 agosto 2012

Langue la cattiveria

E' un percorso, dove la cattiveria arranca?
No.
E' il Mio percorso, dove io mi evolvo e riesco a dare giusto sfogo al mio essere, uno dei tanti, soprresso e fatto azzittire per troppo tempo.
Provo piacere nel dolore fisico, uso e faccio usare il mio corpo per veicolare il benessere fisico.
Ma è anche molto di più. E' altro.
E' dare per pochi attimi, ore o giornate, il completo mio dominio all'altra persona.
Il mio corpo un suo strumento, le sue mani che mi sfiorano, mi pizzicano, mi straziano. Mi saziano.
Il dolore più grande che può darmi? E' dire di No alla mia offerta.
Perché questo è quello che voglio: offrirmi in tutto e per tutto, nel fisico.
Mentre la mia testa incamera i ricordi che il mio corpo vive.
Mentre sento che il limite della sopportazione fisica sta per essere infranto, io chiedo "di più".
Perché dopo, rinasco.

Sarà un percorso ...
Mi presento...
Sono Alice, ma facciamola più facile.. sono LaAli.