martedì 5 febbraio 2013

Chi sono

Una come tante, la stessa che molte volte passa e manco ti guarda in viso, troppo presa da me stessa e dai mille pensieri che ruotano e si rincorrono.
Un mucchio di difetti che smussano un carattere non sempre facile, ma molto meno difficile di tanti altri.
Cosa mi spinge a respirare ogni giorno? Il bello della vita, il multicolore che la stessa irradia e si espande dentro me.
Col sorriso ambiguo sto la maggior parte del tempo, si spegne quando il nero dei miei pensieri avanza, con placido preavviso, in cerca del mio male per il suo bene.
Mi si spegne il viso allora, muore la mia espressione e inserisco il pilota automatico. Poi è.
Ma scollo il nero, ci passo l'unghia, creando un rigo bianco, lineare, che congiunge il mio petto alla mia testa.
Sono una persona che costruisce, ma non costruita.
Non cerco icone, troppo presa dal variare della mia singolarità.
Non facile da amare, non semplice da sopportare.
Priva del dono della pazienza, metto in campo il mio raziocinio per sopperirvi.
Soppeso, guardo, considero: silente, quasi invisibile. Ma tangibile.
Difendo ciò che racchiudo nel mio cuore, con tutta me stessa, come una fiera.
Senza scrupoli con le persone che non lasciano alcun alone nel mio vissuto, metto in gioco una cattiveria atavica, condita da un retro gusto amaro, ma denso, di cui a volte sento il bisogno di assaporare.
Malfidente per concezione, applicata oggettivamente, per mia semplice comodità.
Resto una culla morbida per chi ha diritto di entrarvi.
Banale a volte per come porto avanti le mie convinzioni.
Mai unica, ma sempre doppia. Carpisco emozioni e manipolo attenzioni.
Ma umana come tutti, conscia che sono e mai sarò.
Vivo il presente, come un abitante del domani priva di memoria.
Sono e punto. Sarò mai.
Col sorriso sbocciato sulle labbra, dischiuse, indubbie, in attesa del prossimo verbo.
(La Ali)

Our plastic toys and our metal trees
On the perfect day you'll find the breeze
Once blew the pollen the feet of bees
Now cry the stars when upon the earth
Their gaze might rest a nostalgic burst
A lament be heard through all the cosmos
Of the dying planet with fallen foes

2 commenti:

  1. "Sei e punto" difficile da leggere, per tua volontà, ma così perfettamente Te quando permetti di viverti.

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  2. Sai che sono.
    Ma che Tu sappia vivermi in toto è limpido e lampante.
    Ché non chiedi nulla e molto mi susciti.
    Ché non chiedo nulla e molto Ti suscito.
    Noi unicamente.

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