La musica negli auricolari è altissima, quasi mi da fastidio......
Non mi basta.
So cosa mi servirebbe quando sto così, ma non riesco a trovare ne il tempo ne il luogo per scaricare altrove ciò che sto accumulando.
Oggi per alcuni minuti mi sono sentito un animale in gabbia.
La doccia dell'albergo era decentemente grande, tre lati composti dalle pareti stesse del bagno e l'ultima da una vetrata.
Ci provo a rilassarmi a svuotare la testa.
Resto li immobile, con le braccia alzate, le mani ben aperte e appoggiate alle pareti che fanno angolo, sotto il getto dell'acqua calda...... quasi ustionante.
Ci provo cazzo.... la doccia calda rilassa (dicono).....
Nulla, il battito cardiaco è ancora troppo veloce.... troppa adrenalina, ancora troppi pensieri....
Apro gli occhi, tenuti chiusi fino ad ora, la testa è rivolta verso l'alto, l'acqua se pur ustionante non mi impedisce di guardarmi le mani, appoggiate al muro.. i muscoli della schiena si irrigidiscono,
il collo, le le braccia si tendono.. e inevitabilmente serro le dita le stringo fino a sentire le unghie ben piantate nel palmo .
Basterebbe così poco.... ma non voglio fare ne troppo rumore ne danni.
La respirazione è leggermente veloce e pure sono quasi immobile...
Mi guardo intorno, con le nocche busso leggermente sulla parete che ho difronte e che confina direttamente con la stanza da letto, è un tramezzo.. ed anche molto fino, impatto troppo rumoroso.
Mi giro verso destra, altra parete, toc, toc.... stesso risultato ed in più questa confina con un'altra stanza...
Frustrato, con il fiato corto ed i pugli sempre più serrati, batto leggermente anche sull'utlima parete rimasta... leggera.. "Maledetti alberghi !!! "...
La doccia è abbastanza grande da permettermi di fare pochi passi.
Due passi avanti, cerco di riprendere una respeirazione regolare... mi giro, due passo indietro.... nulla.
Mi femo nuovamente sotto il getto della doccia, la mascella è serrata e la testa inizia pulsare... non va bene.
Guardo il miscelatore, lo afferro e ruoto completamente la manopola verso l'acqua fredda.
Un getto gelato mi colpisce dietro la nuca e scende sulla schiena, tanto gelato da togliermi il respiro per qualche secondo.
Resto così immobile a sotto l'acqua gelita, con la stupida speranza che anche i pensieri che mi portano a questo stato si congelino...
Passano i minuti, il risultato in cambia, il mio corpo si è orami adattato alla temperatura...
Capisco che la mia assenza alla lunga porterebbe chi mi aspetta nell'atra stanza ad insospettirsi... a pensare che qualosa non va.....
Chiudo l'acqua, mi asciugo, esco dal bagno....
Lei è li, mi si avvicina, mi abbraccia.... la stringo a me, come se la potessi in qualche modo assorbire.
Poche cose cambierebbero il mio stato attuale...... e nessuna si è verificata o si verificherà a breve.
O trovo le chiavi di questa gabbia.... o la apro a forza.
P.S.
Non ho il tempo di rileggermi, ed il cellulare scrive ciò che vuole..... non me ne vogliate.
All in all you’re just another brick in the wall.